Il progetto ha permesso l’accoglienza di circa 75 profughi….

…sin dal marzo 2022 ospitati in appartamenti messi a disposizione da privati e dal Comune di Ghedi o in famiglia. Il progetto stato sostenuto grazie ad un contributo di Fondazione Comunità Bresciana di 15.977€ e di donazioni private. Oggi i profughi presenti sono 20.

 

  • Abitazione:  6 appartamenti in comodato d’uso gratuito di cui uno comunale e gli altri di cittadini di Ghedi e 1 di Brescia (l’appartamento è a Brescia). Ogni appartamento ospitava un unico nucleo famigliare. Solo in un caso, per poter rispondere ad una situazione di emergenza, abbiamo inserito due micro nuclei comunque compatibili tra loro. Era a nostro carico il pagamento delle utenze di acqua luce e gas.
  • Aiuto alimentare: Fabbisogno alimentare sia dei profughi ospitati negli appartamenti che di quelli inseriti in famiglia. Abbiamo organizzato presso la nostra sede un piccolo mercato dove i nostri ospiti possono venire in giorni e orari stabiliti a prendere gli alimentari che consumano e che acquistiamo su loro richiesta. Abbiamo distribuito nei mesi di aprile e maggio i buoni spesa che il Comune di Ghedi ha messo a disposizione e che ora, essendo esauriti quelli comunali, stiamo sostituendo con buoni che pagheremo a nostre spese. In aggiunta abbiamo dato periodicamente del contante commisurato in base alla composizione del nucleo famigliare, ad eventuali particolari esigenze e alle disponibilità di aiuto della famiglia di accoglienza.
  • Aiuto nell’espletamento delle pratiche amministrative e sanitarie rivolto sia ai profughi degli appartamenti che a quelli ospitati in famiglia e per inserimento a scuola dei minori: Abbiamo seguito direttamente tramite i nostri volontari incaricati tutte le pratiche di accoglienza presso il Comune e presso l’Ambito 9, Abbiamo accompagnato i profughi accolti presso gli uffici pubblici (Questura, Asl) e raccolto tutta la documentazione necessaria per poter procedere all’ottenimento del permesso di soggiorno temporaneo. Per questo abbiamo provveduto a nostre spese alla traduzione e all’asseverazione presso il tribunale dei certificati di nascita di tutti i minori. Abbiamo affiancato gli uffici scolastici e le famiglie con la presenza di interpreti per l’inserimento dei bimbi a scuola. Abbiamo prenotato e accompagnato con la presenza di un nostro interprete le persone presso gli uffici, e presso gli studi medici e specialistici.
  • Corso di alfabetizzazione aperto a tutti i profughi presenti sul nostro territorio: Presso l’immobile messo a disposizione dal Comune di Ghedi e grazie alla disponibilità di 10 insegnanti volontarie e 2 interpreti, di cui 1 retribuita a progetto, abbiamo organizzato i corsi di alfabetizzazione. Prima di iniziare le insegnanti volontarie hanno partecipato ad un ciclo di seminari di formazione glottodidattica per l’italiano L2 proposti dall’Università Cattolica di Brescia per acquisite gli strumenti necessari per poter insegnare nel miglior modo possibile. Abbiamo provveduto a somministrare un questionario a tutti i profughi per capire le loro disponibilità, esigenze, lingue parlate e livelli, difficoltà a raggiungere il luogo del corso ecc. In base alle risposte abbiamo diviso i 31 adulti che hanno aderito in 4 corsi e i 19 bambini in 3 corsi differenziati per orario e livello di preparazione linguistica.
  • ARTEM: Artem è un ragazzo autistico richiamato in Italia dalla mamma badante. Viveva con la nonna ma la casa è stata distrutta. Artem era terrorizzato dagli aerei e passava il suo tempo a disegnare continuamente la guerra che ha vissuto. La mamma, fortemente preoccupata, ci ha chiesto di fare qualcosa per rompere il suo isolamento. Grazie all’associazione “La Giostra a Colori” di Rezzato Artem è inserito in un progetto di attività ludiche ed educative dove si è inserito perfettamente. Dal mese di Maggio 2022 per tre volte a settimana è stato portato a Rezzato da volontari grazie all’intervento dei nostri servizi sociali.
  • Attività Ludiche: Attraverso l’organizzazione di momenti di incontro (Pizzate, Feste, Bimbi all’oratorio, ecc.) abbiamo fatto nascere e consolidato rapporti di conoscenza e di amicizia, sia tra la comunità ucraina già presente con quella arrivata in fuga dalla guerra sia con la nostra comunità. Grazie alla collaborazione con l’oratorio 8 bimbi hanno partecipato al Grest. Alcuni bimbi sono stati inseriti nei corsi di associazioni sportive in base alle loro passioni e attitudini.